Elden Ring Wiki
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"E qualcun altro. Uno spirito eletto dalla grazia. Senzaluce e senza alcuna fama. Attraversa la nebbia, dove si apre l'Interregno, in cerca dell'Anello ancestrale. E divieni Lord ancestrale."
—Narratore - Elden Ring

Il Senzaluce è il personaggio giocabile e protagonista di Elden Ring.

Guidato dalla "Fiamma dell'ambizione", viaggia per ricomporre l'Anello Ancestrale e divenire Lord Ancestrale. Nel suo viaggio per l'Interregno, si imbatte in diversi semidei, araldi delle Rune maggiori, oltre che in altri Senzaluce.

Storia[]

Un Senzaluce senza alcuna fama, chiamato ad attraversare il mare di nebbia per raggiungere l'Interregno, benedetto dalla grazia un tempo perduta. Le sue origini sono sconosciute, così come le sue imprese prima del suo arrivo nell'Interregno.

Il Senzaluce comincia il suo viaggio nella Cappella dell'attesa, sulla costa occidentale di Sepolcride, dove si imbatte nel cadavere di una Vergine delle Dita accasciato contro una parete. Dopo un breve incontro con un Erede innestato, il Senzaluce cade da un precipizio e si ritrova nel Cimitero abbandonato. Anche se la morte sembra inevitabile, viene trovato da una donna misteriosa a cavallo di un destriero spettrale. Questa gli consegna due ampolle: una di lacrime cremisi e l'altra di lacrime cerulee. Con questi doni, il Senzaluce emerge dalla umida grotta e si ritrova fra i verdi pascoli di Sepolcride.

Il Senzaluce incontra nuovamente la giovane, che si presenta come Melina. Notando l'assenza di una vergine, si offre di fungere da Vergine delle Dita, permettendo così al Senzaluce di convertire le rune sottratte ai nemici in forza. In cambio, chiede di essere condotta ai piedi dell'Albero Madre. Inoltre, Melina consegna al Senzaluce un fischietto che gli permette di richiamare un destriero spettrale, il cui nome è Torrente. Spiega poi di essere alla ricerca di uno scopo datole da sua madre all'interno dell'Albero Madre molto tempo fa, nonché ciò che la fa continuare a vivere, sebbene arsa e incorporea. Suggerisce allora al Senzaluce di cercare le Rune maggiori: frammenti dell'Anello ancestrale frantumato in possesso dei semidei.

All'inizio del viaggio insieme, Melina estende al Senzaluce un invito alla Rocca della Tavola rotonda, un punto d'incontro per tutti i Senzaluce. Qui, il protagonista incontra numerosi altri compagni, oltre che a Ser Gideon Ofnir l'Onnisciente, leader della Tavola rotonda.

Il Senzaluce reclama una Runa maggiore da uno degli Araldi del frammento sparsi per l'Interregno, e riceve udienza presso le Due Dita, araldi della Volontà Superiore, e con la Leggidita Enia. Interpretando il verbo delle Dita, Enia spiega al Senzaluce che la disgregazione dell'Anello ancestrale ha lasciato l'Interregno in rovina, e gli ordina di dare la caccia ai semidei, che hanno rigettato la Volontà superiore. Gideon offre ulteriori informazioni, condividendo la sua conoscenza dei cinque Araldi del frammento noti.

Lungo il suo viaggio, il Senzaluce può incontrare Ranni la strega, semidea e responsabile della Notte dei Neri Coltelli. Potrà allora scegliere di entrare al suo servizio, aiutandola mentre cammina l'oscuro cammino degli Empirei e cerca di stabilire un proprio ordine sull'Interregno.

Dopo aver reclamato due Rune maggiori, il Senzaluce raggiunge Leyndell, capitale reale, ove risiede Morgott il Benedetto dalla Grazia. Melina riacquista la sua capacità di muoversi liberamente e si separa dal Senzaluce, lasciandogli in dono Torrente e la capacità di tramutare le rune in forza. Il Senzaluce raggiunge allora il Trono ancestrale e sconfigge Morgott, reclamando la sua Runa maggiore, ma quando cerca di superare la porta situata nel tronco dell'Albero Madre la trova sigillata da una serie di impenetrabili e oscuri rovi. Melina si presenta nuovamente al Senzaluce, rivelando di aver appreso che il suo scopo è aiutarlo a diventare Lord ancestrale. Per poterlo fare, tuttavia, l'Albero Madre necessita di essere bruciato. Così, il Senzaluce intraprende un nuovo viaggio con Melina e Torrente verso le Vette dei giganti, verso la forgia dei giganti, dove si cela la fiamma capace di bruciare l'Albero Madre.

Il Senzaluce può anche incontrare un uomo di nome Shabriri, il quale gli rivela che perché l'Albero Madre possa bruciare Melina dovrà sacrificarsi per essere usata come combustibile. Shabriri offre però un'alternativa: il Senzaluce può prendere il suo posto come combustibile. Perché ciò accada, dovrà discendere sotto la capitale reale e incontrare le Tre Dita, intraprendendo il cammino per divenire Lord del Caos. Nel caso il Senzaluce accetti questa offerta, Melina diverrà ostile e giurerà di dargli la caccia se mai dovesse salire al potere.

Che sia attraverso il sacrificio di Melina o il potere della Fiamma della frenesia, l'Albero Madre viene dato alle fiamme, e il Senzaluce viene trasportato a Farum Azula in frantumi, un antico tempio situato nei cieli che si dice sia in rovina da tempo immemore. Qui, affronta e uccide Maliketh la Lama nera, rilasciando la Runa della morte sull'Interregno.

Il Senzaluce ritorna a Leyndell e la trova ricoperta di cenere, con l'Albero Madre in fiamme che le torreggia sopra. Attraversando la città in rovina, vede il proprio cammino ostacolato da Gideon, che tenta di impedirgli di diventare Lord ancestrale. Il Senzaluce è costretto a ucciderlo, con Gideon che anche con il suo ultimo respiro sostiene che l'ascesa al trono è impossibile, giacché un uomo non può uccidere un dio.

Il Senzaluce si ritrova allora nuovamente dinnanzi al Trono ancestrale. Questa volta si imbatte in Godfrey, primo Lord ancestrale e primo dei Senzaluce. Questi rivela di essere ritornato per incontrare nuovamente la Regina Marika, la dea dell'Interregno. Gli ultimi due Senzaluce si affrontano, con Godfrey che si vede costretto a disfarsi della belva reggente Serosh che portava sulla schiena per poter combattere nuovamente al pieno delle forze. Il Senzaluce riesce però comunque a ucciderlo ed entra nell'Albero Madre.

Al suo interno, il Senzaluce si imbatte in Marika appesa a una runa, il suo corpo apparentemente di pietra. Marika cade al suolo e il suo corpo inizia a mutare, fino ad assumere la forma di Radagon dell'Ordine aureo, secondo Lord ancestrale. Radagon combatte per difendere ciò che resta dell'Ordine aureo, ma viene infine sconfitto. Dal suo corpo emerge allora la Belva ancestrale, vassallo della Volontà superiore e incarnazione del concetto stesso di Ordine, inviata nell'Interregno sotto forma di Anello ancestrale tempo addietro. Il Senzaluce però emerge vittorioso e riesce a uccidere una divinità, ritrovandosi poi dinnanzi al corpo distrutto di Marika. A seconda delle decisioni intraprese lungo il viaggio, saranno possibili vari finali per decidere il destino dell'Interregno. Il Senzaluce potrà scegliere di riparare l'Anello ancestrale e governare come consorte della rinata Marika, partire con Ranni nel suo viaggio verso la lunga notte oppure sorgere come Signore della Fiamma della frenesia e incenerire tutto ciò che divide e distingue.

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