Marika l'Eterna fu la sovrana dell'Interregno, la Dea che ospitava nel proprio corpo l'Anello Ancestrale e la figura più importante dell'Ordine Aureo. Ella fu la principale figura a plasmare la storia dell'Interregno, arrivando ad ottenere una egemonia culturale quasi assoluta per conto della Volontà Superiore. In quanto Divinità, i suoi figli possiedono lo status di Semidei e divennero, in seguito alla rottura dell'Anello Ancestrale, i possessori delle Rune Maggiori.
Ascesa della Regina Eterna[]
Passato[]
Il passato di Marika è avvolto nel mistero. Si conosce poco al suo riguardo, come ad esempio la sua appartenenza al popolo dei Numi, che secondo varie leggende sono i discendenti degli abitanti di un altro mondo al momento sconosciuto. Incerto è anche il luogo della sua nascita . Non è mai specificato se Marika fosse originaria dell'Interregno o se invece provenisse dalle terre dei Numi. D'altronde, la presenza di Numi nell'Interregno sembra precedere le conquiste e l'ascesa di Marika.
Oltre all'estrema longevità conferitale dal suo retaggio, Marika era anche un'Empirea, ovvero un individuo scelto dalle Due Dita per usufruire dell'Anello Ancestrale ed essere a capo di un nuovo ordine. Pertanto è probabile che Marika fosse stata scelta per sostituire un vecchio ordine, molto probabilmente quello dei Draghi Antichi che regnavano su tutto il mondo dalla Preistoria.
Sappiamo anche che come Empirea le è stata concessa una sua Ombra personale, una creatura ferina dal nome di Maliketh. Fedele alla sua sorrellastra, la belva svolgeva la funzione di guardia del corpo e, alla sua insaputa stessa, di garanzia alle Due Dita nel caso Marika si fosse ribellata al loro volere o a quello della Volontà Superiore.
Guerra dei Giganti[]
Fu durante l'era del Crogiolo che Marika iniziò a pianificare le sue future conquiste dell'Interregno. In molti si opposero al suo ordine nascente e all'Albero Madre, come i temibili Giganti di Fuoco che dimoravano sulla cima delle Vette innevate a nord est. L'impresa di sgominare tutti per conto suo sembrava pressoché impossibile, quindi prima di lanciarsi in una guerra totale, Marika andò alla ricerca di un campione che potesse combattere al suo fianco e guidare i suoi eserciti. Trovò l'uomo ideale nel barbarico Hoarah Loux, un guerriero assetato di sangue proveniente dalla lontana Aspraterra. Egli comandava diversi uomini nonché potenti cavalieri che utilizzavano il potere del Crogiolo.
Quando Serosh si mise sulle sue spalle, il guerriero cambiò nome in Godfrey e divenne generale dei suoi eserciti, nonché il primo consorte di Marika e primo Lord Ancestrale. Le loro battaglie furono molte, ma la vittoria che assicurò la nascita della nuova era dell'Albero Madre fu la sconfitta assoluta dei Giganti e la distruzione del loro grottesco Dio Caduto. Marika tuttavia lasciò in vita un solitario e ferito Gigante di Fuoco, perché aveva scoperto che la rossa Fiamma della Rovina non avrebbe mai potuto estinguersi e dunque maledisse la creatura a fare da guardia alla fiamma per l'eternità. Come ulteriori misure di sicurezza e contenimento, la Regina Eterna lasciò sulle montagne anche gli stregoni eretici che l'avevano aiutata, insieme ad un ordine di Monaci del Fuoco affinché fungessero da guardiani della fiamma della rovina (anche se molti monaci resteranno poi ammaliati dal potere della fiamma, pur continuando a temerla), dichiarando inoltre zona proibita l'intero territorio a nord est di Altus.
L'Era di Abbondanza[]
Seppure le guerre non si sarebbero interrotte lì, la minaccia più grande era stata sottomessa. Pertanto iniziò una nuova era con Marika al comando che vedeva l'Albero Madre come il simbolo stesso di ordine e stabilità nel caotico Interregno, attirando genti di ogni dove ad abbracciare la causa della nuova dea, la quale elargiva di persona i "frutti" e la resina dell'Albero, a volte perfino sotto forma di artefatti dotati di poteri di guarigione e/o protezioni di vario tipo.
È facile dedurre che la sacra città di Leyndell fu costruita in questo periodo per via dell'aumento di fedeli e di nemici soggiogati dagli eserciti dorati di Marika. Con molta probabilità questo fu anche il periodo in cui Marika e Godfrey diedero vita al Lignaggio Aureo, composto da Godwyn l'Aureo, i due gemelli presagi Morgott e Mohg nonché molti altri Semidei di cui non conosciamo ne i nomi ne i successi.
Purtroppo per la nuova Dea, quest'epoca non durò a lungo. Molto presto l'Albero Madre sarebbe divenuto solo un oggetto di culto fra i fedeli del nuovo ordine. Le Lacrime Sacre continuarono ad essere reperiti verso gli Alberi Madre Minori sparsi per tutto l'Interregno e distribuiti presso varie chiese. Il motivo per cui l'Era di Abbondanza finì così presto è ancora un mistero.
Conflitto dei Sacridermi[]
Godfrey non smise mai di combattere per l'espansione del nuovo ordine, ma il coinvolgimento diretto di Marika non è evidente come durante la guerra contro i Giganti. Sappiamo però che durante quest'epoca la Regina entrò in conflitto con un'altra Empirea nota come la Regina dall'Occhio Tetro, figura a capo di una setta religiosa di Apostoli Sacriderma in possesso della Runa della Morte (nota altrimenti come Morte Fatidica). Non è chiaro se ci fossero altri motivi dietro questo gesto: forse Marika stava anche cercando di eliminare l'intera organizzazione, nota per portare la morte agli Dei con incantesimi deicidi, oppure di eliminare una potenziale rivale empirea (impaurita che la Volontà Superiore potesse rimpiazzarla).
In ogni caso, Marika ordinò al fratellastro Maliketh di sgominare i Sacriderma ed ottenere la Runa della Morte. Il possente guerriero ferino sgominò gli apostati e sigillò la Runa della Morte nella sua spada, guadagnandosi il titolo di Lama Nera e togliendo per sempre ai Sacriderma la possibilità di creare incantesimi o armi deicide. Rimuovere la morte dall'Anello Ancestrale è ciò che diede inizio all'Ordine Aureo vero e proprio, regalando la possibilità di immortalità e vita eterna a tutti coloro che erano toccati dalla Grazia. Forse fu proprio questo l'inizio del disdegno per ciò che è toccato dal Crogiolo primordiale, visto come impuro e selvaggio se comparato alla perfezione della società aurea.
Questo fu l'ultimo conflitto in cui l'influenza di Marika fu percepita in pieno. Per il resto toccava al suo Lord Godfrey.
L'esilio dei Senzaluce[]
Marika aveva infine realizzato il suo obiettivo, conquistando tutto l'Interregno e riducendo all'irrilevanza chiunque le si opponesse. Ma non passò molto tempo prima che accadesse qualcosa di inaspettato: la luce della Grazia iniziò a svanire dagli occhi di Godfrey e dei suoi guerrieri, rendendoli i primi Senzaluce e condannandoli all'esilio dall'Interregno. Non si sà se la Volontà Superiore o Marika stessa abbia semplicemente deciso di sbarazzarsi di Godfrey, dato che nessun nemico era rimasto ad opporsi e quindi non c'era più bisogno di un Signore delle battaglie, oppure se Godfrey la perse perchè non portava più ad altri scontri a cui lui agognava. Ciò che è certo è che Marika esiliò Godfrey e i suoi guerrieri a combattere e morire in terre straniere, profetizzando loro che un giorno i Senzaluce sarebbero tornati nell'Interregno.
L'esilio di Godfrey portò perplessità e disordine nell'Interregno e al fine di placare i timori delle genti a Marika serviva un nuovo consorte. Tra tutti i campioni candidati al ruolo di Lord Ancestrale, Marika chiamò a sè Radagon da Liurnia. Il campione dalla chioma rossa non esitò ad abbandonare Rennala, spezzandole il cuore e lasciandola in uno stato di profonda depressione che portò gli altri stregoni a perdere fiducia nella sua guida. Questa nuova unione rese i figli di Radagon avuti con la Regina del Plenilunio parenti di Marika, donandogli lo status di Semidei figliastri. Rykard, Radahn e Ranni avevano ora gli stessi onori di persone come Godwyn l'Aureo e ognuno di loro ebbe reazioni diverse alla notizia. Ranni in particolare sembrava serbare risentimento nei confronti dell'Ordine Aureo.
Dopo l'unione di Radagon e Marika, il potere dell'Ordine Aureo toccò il suo apice. L'unico affare in sospeso per la Dea era consolidare il suo rapporto con il nuovo campione, che porterà alla nascita dei gemelli Empirei Malenia e Miquella scelti dalle Due Dita. I due bambini naquero però maledetti: la prima conteneva dentro di sé la piaga della Marcescenza Scarlatta, un morbo incurabile in quanto opera di una Divinità Esterna, il secondo era condannato ad abitare un corpo infantile senza poter crescere mai. L'intelletto di Miquella lo portò comunque a contenere la malattia della sorella grazie ad aghi d'oro puro e a legare molto col padre, riportando una sorta di stabilità nella famiglia di Marika.
I dubbi della Regina Eterna[]
Viene poi rivelato che, ad un certo punto, Marika decise di abbandonare la cieca fede nella Volontà Superiore e iniziò a studiare approfonditamente i dettami dell'Ordine Aureo, accompagnandosi a studiosi noti come Fondamentalisti di cui Radagon era un fervente studioso. È anche molto probabile che fu Marika a sigillare le Tre Dita (emissarie di una forza che era l'antitesi della Volontà Superiore: la Fiamma della Frenesia) e i Mercanti Nomadi per poi condannare il calunniatore Shabriri all'asportazione degli occhi, tuttavia non ci sono indizi temporali su quando accaddero questi eventi.
La Notte dei Neri Coltelli[]
Dopo molti anni di stabilità assoluta, il dominio dell'Ordine Aureo subì un durissimo colpo a seguito della congiura nota come Notte dei Neri Coltelli.
La versione ricostruita della congiura[]
Ciò che è storicamente accertato è che i semidei Rykard e Ranni erano le principali menti dietro la Notte dei Neri Coltelli. Mentre il Pretore era guidato unicamente dall'ambizione di eliminare l'Ordine Aureo, Ranni aveva motivazioni più complesse. Il risentimento per Radagon e Marika probabilmente non era mai scomparso del tutto; lei era inoltre stata scelta dalle Due Dita come Empirea, cosa che non riusciva ad accettare.
Ranni desiderava liberarsi dai suoi legami con la Volontà Superiore e Rykard era disposto ad aiutare la sorella, così i due assoldarono una gilda di donne Numi assassine note come Neri Coltelli (probabilmente provenienti dalla città di Sellia, vista la loro capacità di rendersi invisibili) per eseguire una sorta di rituale magico. A tale fine, Ranni riuscì a rubare a Maliketh un frammento della sua spada, ottenendo il potere della Runa della Morte e utilizzandolo per impregnare le lame delle assassine della facoltà di uccidere chiunque. In quella gelida notte d'inverno, furono in totale otto i semidei che caddero vittima delle assassine e il primo tra loro fu l'amato Godwyn. Le assassine vennero però scoperte e nella rocambolesca fuga dalla Capitale molte furono imprigionate (tra cui il loro capo Alecto, la cui figlia Tiche morirà per salvarle la vita), senza che però si scoprisse l'identità dei mandanti.
Si dice che Marika fu spinta sull'orlo dalla morte del suo adorato figlio e che questo sia uno dei motivi per cui abbia deciso di fare qualcosa di impensabile dopo il fatto. È anche probabile che Marika si sia sentita come se il suo lunghissimo regno si stesse avvicinando alla sua fine. D'altronde, le assassine erano tutte Numi con contatti molto vicini a Marika stessa, eredi delle Città Eterne che odiavano la Volontà Superiore. La congiura avvenuta era molto più vicina a lei del dovuto. Ma nessuno conosce la piena storia del convolgimento della Regina nella Notte dei Neri Coltelli, aprendo la strada a diverse interpretazioni, perfino alcune che suggeriscono sia stato tutto un suo piano.
Le conseguenze della complotto: la nascita di Coloro che Vivono nella Morte[]
Godwyn fu seppellito fra le radici del Grande Albero, ma il suo corpo ancora vivo nella morte iniziò a decomporsi e mutare fino a rendersi una massa di carne irriconoscibile, infettando l'Albero Madre stesso alle radici e diffondendo una versione incompleta del potere della Morte (la morte del solo spirito) in tutto ciò che la Grazia dorata dell'Albero Madre toccava. Iniziarono a crescere Radici Mortali in ogni angolo dell'Interregno, in cimiteri e tombe antiche e nelle cripte vicine i corpi dei defunti cominciarono a riprendere vita, alzandosi come "Coloro che vivono nella Morte".
L'Ordine Aureo cercò di affrontare la nuova minaccia adottando delle contromisure, come la creazione di incantesimi appositi per combattere la non morte ed estirpando le radici mortali, istituendo anche un corpo di Cacciatori di Non morti i cui membri erano scelti tra i più fanatici seguaci della Regina Eterna. Maliketh stesso, esiliato dalla Capitale da Marika per il suo fallimento e forzato a recuperare i frammenti rubati che crescevano dentro le Radici Mortali, sigillò la Runa della Morte nelle sue carni tentando di riparare al danno, ma per quanti Non morti venissero abbattuti il fenomeno continuava a ripresentarsi.
Il segreto di Radagon e la Disgregazione[]
Che Marika fosse coinvolta o meno nella Notte dei Neri Coltelli, non passò molto tempo prima che la Regina Eterna compisse un atto sconsiderato: impugnando un martello, la donna dei Numi frantumò l'Anello Ancestrale in numerose Rune Maggiori, spingendo la Belva Ancestrale che risiede nell'Anello (o meglio, che è l'Anello stesso) a punirla relegandola a prigioniera all'interno dell'Albero Madre. Non è chiaro se questa azione sia stata dettata dalla disperazione per lo stato pietoso in cui si trovava Godwyn o per tentare di ribellarsi al dominio della Volontà Superiore. Quel che è certo è che mentre Marika frantumava l'Anello Ancestrale, Radagon tentò in tutti i modi di ripararlo senza riuscirci.
È a questo punto che il segreto di Radagon si palesa: Marika e Radagon sono in realtà sempre stati la stessa persona e per tale motivo condividono un unico corpo. Questo segreto era stato solo scoperto da uno scultore mentre scolpiva una statua di Radagon nella Capitale.
Il perchè la Dea abbia un alter ego completamente indipendente non è spiegato, ma una delle ipotesi sostiene che i rossi capelli di Radagon siano una maledizione dei Giganti del Fuoco. D'altronde la lore chioma rossa è definita tale. Essendo una specie di soli maschi, questo maleficio potrebbe avere abuto degli strani effetti su di lei, creando un nuovo essere. Un'altra teoria invece vede Radagon come una persona diversa da Marika, ma che si è unita ad essa in un secondo momento, forse quando si sono finalmente congiunti in matrimonio.
Quale che sia la verità, Marika fu imprigionata senza che nessuno lo sapesse e nell'Interregno la notizia della sua scomparsa non fece che gettare legna sul fuoco: da lì a poco, quasi tutti i Semidei (ognuno dei quali entrato in possesso di una delle Rune Maggiori dell'Anello Ancestrale frantumato) si diedero battaglia nella guerra nota come Disgregazione nel tentativo di affermarsi come eredi al trono. Tuttavia, nessun vincitore emerse dal conflitto e dopo la battaglia tra Radahn e Malenia a Caelid, si creò una situazione di stasi lasciando tutto l'Interregno in rovina.
Dopo molto tempo la grazia dorata riapparve ai Senzaluce facendoli risorgere dalla morte ed essi tornarono nell'Interregno, come profetizzato da Marika, per reclamare le Rune Maggiori dai Semidei. Uno di loro riuscirà a reclamare almeno tre Rune Maggiori e giungerà fino a Leyndell per poi entrare nell'Albero Madre. Dopo aver abbattuto sia Radagon che la Belva Ancestrale, il Senzaluce si troverà davanti al cadavere statuario di Marika e qui avrà la possibilità di ricomporre l'Anello Ancestrale con o senza variazioni, scatenare la Fiamma della Frenesia sul mondo riducendolo in cenere oppure spazzare via l'Ordine Aureo, alleandosi con Ranni e inaugurando l'Era delle Stelle.