- "Io sono Malenia, la spada di Miquella. E non sono mai stata sconfitta."
- —La frase più iconica di Malenia.
Malenia, spada di Miquella, anche nota come la Recisa, o come Dea della marcescenza, è una semidea ed Empirea che ereditò una delle Rune maggiori e combatté i suoi fratelli per il controllo sull'Interregno.
Storia[]
Prima degli eventi del gioco[]
Primi anni[]
Malenia nacque figlia della Regina Marika l'Eterna e del suo secondo marito, il Lord ancestrale Radagon. Aveva un fratello gemello leggermente più grande di nome Miquella. Entrambi erano Empirei, il che significava che un giorno avrebbero avuto il potenziale di rimpiazzare la madre come nuove divinità di una nuova era. Ma poiché Radagon e Marika erano in realtà la stessa persona, Malenia e Miquella nacquero malati. Malenia venne colpita dalla Marcescenza scarlatta, che la divorò dall'interno e le avrebbe portato via quasi tutti gli arti, mentre Miquella venne condannato a un'eterna gioventù, incapace di raggiungere l'età adulta.
Col passare del tempo, Malenia conobbe uno spadaccino non vedente che aveva sigillato la Divinità esterna della marcescenza. Costui divenne il suo maestro e la addestrò nella via della spada, permettendole di guadagnare ali dalla forza senza pari. Malenia sarebbe poi divenuta una guerriera senza eguali. Avrebbe attirato a sé servi fedeli come i suoi Cavalieri marcescenti (che giurarono di combattere al suo fianco nonostante l'inevitabile e graduale putrefazione delle loro carni), oltre a veri e propri devoti, che la credevano una dea. I membri del Casato dei Marais, tutti nati malaticci, furono incantati dalla bellezza e ferocia di Malenia, che era divenuta una così potente guerriera pur essendo nata nella marcescenza e con il bisogno di una protesi per combattere.
Malenia e Miquella erano molto vicini, e Malenia sarebbe divenuta la spada giurata e protettrice di suo fratello, mentre Miquella lavorava instancabilmente per cercare di annullare la maledizione che li aveva colpiti entrambi. Pur non riuscendo a trovare una cura per la sorella, Miquella progettò un ago di oro puro che potesse tenere a freno la marcescenza che divorava Malenia.
La Disgregazione[]
Quando l'Anello ancestrale finì in frantumi, Malenia e Miquella reclamarono entrambi frammenti di esso. Durante le guerre fra semidei che caratterizzarono la Disgregazione, Malenia guidò un esercito che marciò verso sud dal Sacro Albero. Vinse molte battaglie, umiliando anche il semidio Godrick, che strisciò ai suoi piedi chiedendo pietà dopo averla insultata ed essere stato sconfitto. Malenia e il suo fratellastro Radahn sarebbero poi rimasti gli unici due semidei in guerra. Le loro forze si scontrarono nelle Terre di Caelid, e i due combatterono un violento duello per la supremazia. Nel bel mezzo dello scontro con Radahn, Malenia scatenò la Marcescenza scarlatta, risultando nel suo primo bocciolo. La fioritura del morbo marcescente devastò Caelid, rendendola una landa putrescente, e fece degenerare le condizioni di Radahn, che impazzì e fu condannato a vagare per l'eternità sui campi di battaglia come un cane rabbioso, pascendosi dei cadaveri di amici e nemici.
Malenia stessa non fu risparmiata. Scatenare la Marcescenza scarlatta la lasciò in coma. Venne salvata da una dei suoi Cavalieri marcescente, Finlay, e venne trasportata nuovamente al Sacro Albero in attesa della rinascita del fratello, che intanto si era fuso con il Sacro Albero nel tentativo di annullare la maledizione. Tuttavia, durante l'assenza di Malenia o il suo sonno, Miquella venne strappato via dal tronco dell'albero e rapito da Mohg, Signore del sangue, prima di poter emergere dal suo guscio.
Mentre Malenia dormiva, la Marcescenza scarlatta iniziò a fuoriuscire dal suo corpo e infettò il Sacro Albero. Con la sua fioritura a Caelid, aveva inavvertitamente dato vita ai Seguaci della marcescenza, che la veneravano come fosse una divinità e speravano di vederla fiorire nuovamente, credendo che li avrebbe portati a una nuova era nella marcescenza.
Durante gli eventi del gioco[]
Il sonno di Malenia venne infine disturbato da un campione Senzaluce, che si fece strada sino alle radici del Sacro Albero. I due combatterono, e Malenia incontrò finalmente qualcuno alla sua altezza e venne per la prima volta sconfitta. Tuttavia, cedette nuovamente alla Marcescenza scarlatta e fiorì di nuovo, rinascendo come divinità. Scatenò quindi tutta la sua furia contro l'invasore, ma questi la sconfisse definitivamente; le sue ultime parole furono delle scuse al fratello scomparso.